Lo smoking di James Bond

Ti metteresti mai lo smoking di James Bond? o il vestito della Bond Girl? Naturalmente senza possibilità di andare dal sarto…Prima di arrivare alla tua risposta, ti voglio spiegare meglio l’analogia tra sarto e maestro di golf che avrai letto prima nel mio metodo di insegnamento.

L’insegnamento è un mondo sconfinato, con tante strade, soprattutto in ambito golfistico. Non voglio addentrarmi molto su questo argomento ora, andrò dritto al punto.

L’importante sei tu

Questa è anche la mia risposta alla prima domanda. Ti spiego…

Avrai già trovato lo schema sottostante all’interno della pagina del mio metodo di insegnamento. Descrive in maniera semplice ognuno di noi quando si avvicina alla pratica di uno sport.

  • Caratteristiche: fisiche, biomeccaniche, mentali
  • Abilità: motorie, tecniche, mentali
  • Gioco/sport : tecnica, metodo di gioco, strategia, aspetto mentale

Difficile riuscire a fare una distinzione nel mondo del golf tra Giocatore A, B, C. Più verosimilmente, prendendo in considerazione maggiormente l’aspetto fisico, potrei fare questa distinzione:

  • Giocatore A : sportivo che ha allenato le sue abilità costruendole insieme alle proprie caratteristiche fisiche, ma che ha appena cominciato il gioco del golf. Ha poca conoscenza di tutta la parte tecnica e di gioco.
  • Giocatore B : Buon Giocatore che ha sviluppato il proprio golf sulle proprie abilità, ma che alle volte è carente nella costanza. Tenere in considerazione le proprie caratteristiche fisiche potrebbe essere un buon punto di partenza per migliorare.
  • Giocatore C : Buon Giocatore tecnico, che dovrebbe migliorare le proprie abilità per poter affinare alcuni aspetti del proprio gioco.

Non mi sono scordato del giocatore D. In molti abbiamo messo in pratica la tecnica di un determinato giocatore professionista del Tour, quelli che vediamo in televisione.

“ho avuto una diversa sensazione, quella giusta“…

E’ stato “super” per un attimo, era un “altro colpo” davvero. Queste sono le parole che escono spontanee, appena dopo aver messo in pratica i consigli della golf-star, ma immagino che quella sensazione sia durata poco. In pratica, abbiamo adattato il nostro swing a dei canoni golfistici dettati da un modello soprannaturale. Ha senso tutto ciò? Per continuare l’analogia con il sarto si potrebbe dire, ti metteresti mai lo smoking di James Bond? o il vestito della Bond Girl? naturalmente senza possibilità di andare dal sarto…bisognerebbe avere una grossa fortuna. Ed inoltre il vestito non è gratuito, costa! Costa parte del tuo tempo, delle tue energie, e spesso tuttora provato non si riesce più a toglierlo…era troppo stretto!

Ma torniamo agli insiemi dell’immagine, per il giocatore D i due insiemi non si intersecano e non dialogano insieme, difficile che in un momento X della carriera golfistica incomincino un colloquio amorevole. Starai pensando: “certo però se ho fatto un colpo cosi bello allora lo posso ripetere”.. sì certo ma quante probabilità hai? Copiare tecnicamente uno swing fondato su un fisico preparato e basato su un allenamento continuo che dura da anni (soprannaturale)? Riferirsi a un modello ha senso?

Modelli e Trend

Sì ha senso, ma penso che servano più ai professionisti che al giocatore ricreativo. Inoltre sto parlando di riferirsi, non di fotocopiare. Studi dimostrano proprio che tutti quelli che hanno raggiunto i massimi livelli, le golf-stars, hanno fuso il loro swing con le proprie caratteristiche fisiche e le proprie abilità. Copiare potrebbe essere una scommessa rischiosa: potrebbe andare bene oppure, il più delle volte, potrebbe creare problemi fisici o infortuni.

Chiarimento doveroso: non sto dicendo di non prendere nulla dai big. Prendi ciò che influisce o andrà ad influire meno sui tuoi schemi motori. Ovvero, se ci pensi, puoi prendere un sacco di spunti in tante parti del tuo gioco!

In ogni caso, questo è un argomento molto interessante. Anche all’ultimo Open Forum ad Orlando, lo scorso gennaio, è stato uno dei topic finali. All’interno del pannello di discussione c’erano nomi altisonanti: Chris Como, Andy Plummer, Trevor Immelman…solo per citare quelli che si sono “surriscaldati” di più durante la discussione. Ultimamente anche in un seminario della PGA Italiana è uscito lo stesso argomento…

Conosci te stesso

Per concludere: per migliorare devi conoscere te stesso, non ci sono scorciatoie. Anzi, ti sembrerà di fare un percorso più lungo basato su tests e misurazioni, ma è l’unico modo per farmi capire il tuo swing e farti migliorare. Il tuo swing ci parlerà e ci racconterà la tua storia golfistica. Come tutte le storie, anche la tua non è già scritta, per farlo ha bisogno di tempo.

Disegno di Sean Connery nel film James Bond – Goldfinger

 

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