St Andrews Golf Old Course

I golfisti “inglesi” sono migliori…

La prima volta che ho pensato di scrivere un racconto inerente al golf è stato durante una trasferta in Inghilterra. In quell’occasione ho giocato per alcuni giorni consecutivi sui campi links. Era da tanto tempo che non andavo più sull’ “isola” e, conclusasi la mia settimana, sono giunto ad una conclusione:

i golfisti “inglesi” sono e saranno sempre migliori degli altri

Di seguito, ti spiego il flusso dei pensieri che mi ha portato a questa “verità”.

Primo punto: giocando su questi campi capisci che il putt è cruciale e il drive in centro alla pista è un argomento sottinteso.

Se non riesci a tirare il drive in centro al fairway in un links course, allora è meglio se stai in club house al caldo a goderti il tè oppure preparati a svuotare il tuo portafoglio presso il Proshop per comprare scatole di palline. Appena all’inizio del loro percorso golfistico, i giocatori di links capiscono da soli l’importanza di tenere la palla in gioco. Nessun golfista sottolinea l’importanza dell’accuratezza del drive. E’ talmente indispensabile che tutti lo sanno e nessuno lo dice.

Allo stesso modo il putt è cruciale: ti spiego il perché. A causa della consistenza del terreno e della presenza di numerose pendenze vicino al green, ti è presto evidente che alcuni chip-shot o lob-shot sono impossibili e l’unico modo per mettere la palla vicino alla buca è puttare, anche nei casi in cui hai un bunker tra te e la buca.

Secondo punto: capisci come avere un contatto migliore con i ferri.

A causa della consistenza del terreno e del forte vento, diventa naturale comprimere la palla. Per fare questo devi avere un buon contatto e tecnicamente il tuo polso sinistro deve essere flesso all’impatto. In questa posizione la testa del bastone è dietro alle mani e la pressione dei piedi è distribuita verso il target.

Terzo punto: il vento aiuta a controllare il volo della palla.

Se vuoi raggiungere un buono score su un links course, devi capire come controllare la traiettoria dei tuoi colpi. Se non lo farai, sarà allora il vento a prendere il controllo del volo della tua palIa. Quando avrai appreso la tecnica necessaria, allora avrai anche costruito tanta fiducia e, a quel punto, il tuo livello golfistico sarà pronto ad esplodere.

Quarto punto: la bellezza e la qualità non sono importanti.

Se avrai la fortuna di giocare una competizione sull’ “isola” insieme a un giocatore autoctono, capirai che:

  • il suo carry con il drive è la metà rispetto al tuo, ma la sua distanza totale è 50 metri più lunga della tua, anche in condizione di vento a favore
  • spesso il suo contatto pulito e il suono steccato dell’impatto, producono colpi più vicini dei tuoi
  • il suo putt dal centro del fairway e i tuoi approcci alti non sono comparabili in termini di vicinanza alla buca. Ti può battere il 90% delle volte da ogni posizione!
  • i suoi colpi bump ‘n run, che ti sembrano dei top non ben calcolati in mezzo alle decine di insidiose pendenze, risultano come “palle date”il più delle volte. Allo stesso tempo i tuoi bellissimi approcci alti ti porteranno a fare un altro approccio da dietro al green, poi un altro e un altro…

Quasi l’ultimo punto: sull’ “isola” si guida a sinistra.

Pensi che non sia importante? Per me lo è. La coordinazione occhio-mano è uno tra gli argomenti principali del golf. Dopo una settimana di guida sull’ “isola”, la coordinazione della mano sinistra migliora, anche perché viene sviluppata in un momento di forte stress. Mi spiego meglio: studi scientifici dimostrano che quando sei sottoposto a forte stress, il tuo livello di apprendimento aumenta notevolmente.

Ancora un altro punto: i golfisti “inglesi” non hanno a che fare con le flappe.

A causa della solidità del terreno, per lo più sabbioso, i golfisti inglesi non eseguono spesso dei colpi pesanti. Chi ha famigliarità con le flappe, saprà anche che : a “suon di flappe” la fiducia cala vorticosamente facendo largo ad ansia e paura, soprattuto in prossimità del green. Gli “inglesi”, invece, imparano presto a produrre un contatto puro, poichè sui links, se il bastone colpisce il terreno prima della palla, si produce un magnifico top. Quindi per un golfista “inglese” produrre un impatto puro è questione di vita o di morte sul campo da golf!

La conclusione sembra semplice: vai a giocare sui campi links, ti aiuterà a migliorare il tuo golf! E ricordati di noleggiare la macchina con una buona assicurazione!

 

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